Come Google Street View può aiutare banche e assicurazioni
Tutti noi siamo coscienti di quanto la tecnologia sia penetrata nelle nostre vite. In maggioranza si tratta di un progresso positivo, adesso possiamo fare sicuramente moltissime più cose rispetto ad appena 10-15 anni fa. Sempre più spesso però si cerca di spostare l'attenzione anche sulle implicazioni secondarie di questa penetrazione, per far riflettere il pubblico sugli aspetti meno conosciuti e a volte più "oscuri" della digitalizzazione di massa. Oggi vi raccontiamo di come Google Street View può prevedere, tra le altre cose, gli incidenti stradali. Lo scenario ricorda i retroscena di Faceapp e come potrebbero venire utilizzate le informazioni che l'app raccoglie. La questione però non si pone solo con i servizi dell'applicazione russa, in realtà quando navighiamo online lasciamo una miriade di tracce che parlano di noi e che possono essere usate per tracciare un nostro profilo che riveli molto più di quanto vorremmo.
L'esperimento polacco con Google Street View
Un ambito in cui rimane molto importante tenere traccia delle abitudini delle persone (anche quelle che non vogliono rivelare) è quello assicurativo. Come sappiamo, i premi delle assicurazioni si calcolano sulla base di alcuni parametri fissi, tipo l'età del contraente e la sua residenza. A seconda delle città ci sono diverse fasce di costo, calcolate su ipotesi di rischio che rendono alcuni posti più "sicuri" di altri e quindi meno costosi. Questo vale per le polizze sulla vita (dove entrano in gioco comunque anche altri fattori), ma anche e soprattutto per le polizze automobilistiche che, in Italia e non solo, sono obbligatorie. La complessa situazione del territorio (e delle persone) dà vita a una vera e propria giungla di prezzi e tariffe all'interno delle quali non è facile orientarsi. Le compagnie non rivelano tutti i fattori che contribuiscono a creare il prezzo delle polizze, ma un interessante studio condotto in Polonia nel 2019 fa capire che non sempre questi fattori sono del tutto "convenzionali". Tra il 2013 e il 2015 degli esperti hanno esaminato dei clienti casuali di alcune compagnie assicurative (non rivelate). Tra i dati vi erano l'indirizzo e il numero di sinistri aperti da ciascun assicurato nel periodo preso in esame. La compagnia aveva incluso anche le sue previsioni su probabili future aperture di sinistri, basate sui soliti parametri come età e sesso del guidatore, località di residenza, storico delle richieste, eccetera. Lo studio polacco ha aggiunto a questi dati anche l'osservazione dell'abitazione tratta da Google Street View. Una volta scaricate le immagini di tutte le case, sono state catalogate per tipo (indipendente, condominio, villa, con giardino o senza, eccetera), per periodo di costruzione e per condizioni esterne. A questo punto, questo nuovo database è stato incrociato con quello di partenza rivelando risultati sorprendenti: è venuto fuori che l'osservazione dell'abitazione di un assicurato fornisce una previsione abbastanza sicura della probabilità che questo presenti domanda di sinistro stradale. I numeri dicono che aggiungendo anche l'osservazione della casa ai parametri per la previsione del rischio, si ha un'accuratezza del 2% maggiore. In prospettiva, il dataset usato dalle compagnie migliora dell'8% la sua efficacia.
Ma è legale?
I campi in cui l'osservazione di Google Street View può rivelarsi utili sono molteplici: nel 2017 un team di ricercatori americani ha scoperto che la distribuzione delle automobili immortalate in Street View aiutava in maniera incredibilmente precisa la definizione demografica delle aree prese in esame. Si scoprì che semplicemente osservando le macchine nei parcheggi si poteva indovinare in modo molto preciso il reddito, il livello di istruzione, la professione e persino le preferenze di voto. La domanda, a questo punto, è ovvia: tutto questo è legale? La risposta è si, dal momento che i dati di Google Street View sono pubblici e non sono, per definizione, considerati lesivi della privacy in quanto le informazioni sensibili sono oscurate a monte. Come sappiamo, i volti delle persone, le targhe vicino a porte o portoni e quelle delle macchine non sono visibili: questo rende Street View un servizio che non viola alcuna norma. Tuttavia, negli ultimi anni, gli strumenti usati da Google hanno permesso di rendere il servizio molto più accurato rispetto al passato e di conseguenza le informazioni accessibili sono molte di più. Questo apre tutta una serie di nuovi scenari: dopo le assicurazioni, anche le banche ad esempio potrebbero decidere di voler utilizzare Street View per le previsioni di rischio sulla concessione di credito. Alla luce di questo, la legislazione potrebbe rivelarsi obsoleta o quantomeno da rivedere. Ovviamente non è solo Google ad essere coinvolto: le società che gestiscono servizi di mappe online sono numerose e per ognuna di queste si porrebbe il problema del trattamento dei dati.
Come richiedere la cancellazione di immagini da Google Street View
È possibile richiedere a Google di cancellare delle porzioni di immagini dal servizio Street View. Per essere precisi, è più corretto parlare di offuscamento, ovvero si richiede che l'indirizzo richiesto venga oscurato similmente ai volti delle persone o alle targhe delle auto. Questo non vuol dire cancellazione completa, ma è sufficiente a garantire che non possa essere visionato alcun dettaglio fisico della casa o di ciò che risiede a quell'indirizzo. Come fare? Aprendo l'app di Google Maps o andando alla versione desktop, bisogna innanzitutto digitare l'indirizzo che si vuole rimuovere (abbiamo provato con il nostro indirizzo, via Buffolara 26 Parma). Dopodiché si trascina l'omino giallo per attivare Street View. A fianco dell'indirizzo bisogna cliccare sui tre puntini per far comparire la voce "segnala un problema":
Cliccando, compare questa schermata:
Bisogna inquadrare perfettamente ciò che si vuole oscurare nel rettangolo rosso e proseguire con la compilazione della richiesta. Un team effettuerà una valutazione e darà un feedback. Se positivo, ricordate che l'oscuramento è permanente.