Google Analytics e quell'amore per le visite da Ashburn
Prendiamo in prestito l'articolo di Ida Giannattasio su La Gazzetta del Pubblicitario per "svelarvi" un mistero che avrà sicuramente coinvolto almeno una volta chiunque amministri un sito / blog / ecommerce e usi Google Analytics per tracciare il traffico sul proprio spazio. Perché tutto quel traffico sempre da Ashburn, città americana dello stato del Virginia? Ashburn è una ridente e tranquilla cittadina della contea di Loudoun in Virginia, a circa 34 miglia da Washington D.C., nota a numerosi analisti perché, proprio da questa località alle volte Google Analytics registra picchi di traffico senza una ragione specifica: che si analizzino i KPI’s di un sito italiano, russo o tedesco, poco importa, perché qualcuno da Ashburn vi ha trovato. Non c’è dubbio quindi che si tratti di un bot, un software che, accedendo alla rete e sfruttando gli stessi canali utilizzati da utenti reali, è in grado di svolgere i compiti più vari in maniera completamente autonoma. Difatti, gli utenti provenienti da Ashburn mostrano tempo di permanenza sulla pagina pari a 0,00; frequenza di rimbalzo del 100,0% e tutte le sessioni generate attraverso l’utilizzo di Chrome versione 27.0.1453.116.Sembrerà strano a dirsi ma i dati informatici non stanno su una nuvola: hanno infatti bisogno di una vera e propria “sede fisica” per essere immagazzinati e, da quando Internet è stato reso disponibile al pubblico nel 1991, Ashburn e tutta la contea di Loudoun sono stati identificati come luogo ideale per i data center e l’archiviazione di enormi quantità di dati. In quel particolare punto si stima che ogni giorno scorra il 70% del traffico Internet del pianeta.
Perché Ashburn?
Diversi fattori puramente pratici considerati insieme hanno individuato in Ashburn il luogo ideale per l’espansione della rete Internet e della fibra ottica. Innanzitutto il terreno era disponibile a prezzi ragionevoli. All’epoca era praticamente tutto rurale e il costo dell’elettricità è tuttora inferiore del 20% rispetto alla media naturale. Questo dato è significativo perché il mantenimento dei server al fresco rappresenta la spesa maggiore per i data center il cui costo è enorme. Quasi il 40% dell’elettricità necessaria per tenere accese le luci nel Regno Unito è uguale alla quantità utilizzata per fornire elettricità ai data center di tutto il mondo. In altre parole, il 3% dell’elettricità totale utilizzata nel mondo è stato recentemente destinato ai grandi server. Inoltre, la quantità di elettricità richiesta solo per alimentare il numero crescente di centri aumenta esponenzialmente ogni anno.
La Silicon Valley dell'Est
La Virginia settentrionale vanta una forza lavoro tecnicamente qualificata e così gli operatori di data center continuano a costruire a ritmo sostenuto investendo nella costruzione di nuovi centri e potenziando quelli esistenti, tanto che questa zona geografica è stata denominata Dulles Technology Corridor o anche “Silicon Valley dell’Est”. Tutti i principali operatori del settore sono rappresentati a Loudoun, da Amazon Web Services a Google e Microsoft Corp. In circa due decenni il settore si è evoluto da un mercato di colocation al dettaglio alla capitale mondiale dei data center e ad Ashburn è possibile trovare di tutto: dalle suite di dati all’ingrosso, fino alle strutture cloud personalizzate.
I cavi di dati
C’è da dire inoltre che fino a poco tempo fa, per far sì che il traffico Internet internazionale lasciasse lo stato della Virginia e raggiungesse la sua destinazione in altre parti del mondo, doveva essere inviato prima a New York, al New Jersey o alla Florida perché le “stazioni di atterraggio“, dove terminano i sistemi in fibra sottomarina, esistevano solo in questi tre stati della costa orientale. Le cose però sono cambiate a partire dal 2017 quando la Virginia ha ricevuto il suo primo cavo sottomarino, MAREA, che collega Bilbao, in Spagna, a Virginia Beach... In sintesi, Ashburn ha attirato fornitori di data center e connettività da tutto il Paese. Tutti i principali fornitori di data center (al dettaglio o all’ingrosso), i fornitori di cloud e di connettività in fibra terrestre si trovano nella Virginia settentrionale e ora ci stanno arrivando pian piano anche gli operatori di fibra sottomarina.
Cosa fare con questo traffico?
In realtà non possiamo fare molto per escludere questo traffico, se non creare un semplice filtro che ci permetta di non considerarlo nelle nostre statistiche. Tuttavia possiamo stare sereni: per dirla con Shakespeare non c’é del marcio ad Ashburn. (articolo pubblicato originariamente qui).