La scienza corre: e le donne? Si apre con questa domanda, tutt'altro che scontata, la Notte di Leonardo 2019, organizzata come sempre dall'ITIS Leonardo Da Vinci di Parma il 6 e 7 dicembre, per unire il mondo della scuola e quello del lavoro grazie alla partecipazione delle aziende del territorio che incontrano studenti e genitori per aiutarli a scegliere il miglior percorso lavorativo post studi.
In nessuna altra realtà è possibile una sinergia così profonda tra il tessuto sociale rappresentato dalla scuola e tutto ciò che vi ruota intorno e il mondo del lavoro vissuto e incontrato direttamente, in prima persona, senza filtri o intermediari.
La padrona di casa, la Dirigente Elisabetta Botti, ha però quest'anno voluto organizzare a margine di un evento ormai consolidato nell'ambito del percorso formativo dei suoi ragazzi, un incontro con alcune figure preminenti del mondo dell'industria, ma con una particolarità: l'essere donna. Se in tante altre parti del mondo, infatti, essere donna, madre e lavoratrice (in particolare imprenditrice) è tutto sommato semplice o per lo meno si può contare su una valida rete di supporto, in Italia questo sembra essere un traguardo ancora lontano dall'essere realizzato. Le donne devono affrontare tutta una serie di difficoltà prima di poter arrivare a dei livelli occupazionali e salariali paragonabili a quelli dei colleghi uomini e spesso si arrendono, sopraffatte da una società che le vuole relegate al mero ruolo genitoriale e non sembra pronta invece a guardarle sotto altra luce. Ecco allora l'idea: ascoltare dalla viva voce di coloro che ce l'hanno fatta che un altro mondo e un'altra visione sono possibili.
Ecco le donne, come la stessa Elisabetta Botti (a capo di quello che anche quest'anno è stato votato come il miglior istituto tecnico di Parma secondo una ricerca dell'Istituto Agnelli) che parlano soprattutto alle donne e raccontano storie di successo: come Ombretta Sarassi Binacchi, direttrice generale di Opem (azienda leader a livello mondiale nell'ambito dell'impiantistica alimentare) presente con il suo stand alla Notte di Leonardo, che racconta il suo percorso totalmente self-made. Un percorso lungo, iniziato dopo il diploma e costellato di lavori diversi tra loro, tutti svolti con impegno e abnegazione, per accumulare esperienza ma cosciente di dover dare sempre il doppio per non essere surclassata in un mondo quasi totalmente appannaggio degli uomini. In mezzo, tre figlie, una vita da pendolare, i concorsi, i sacrifici. Certo, oggi Ombretta è una figura di primo piano a Parma e fuori, appassionata filantropa, punto di riferimento per la cultura e la politica, tecnologica umanista e imprenditrice di successo in un campo dove le donne sono poche. È lei stessa a dirlo: il settore della meccatronica soffre la penuria di donne ingegnere, eppure quest'ambito trarrebbe un grande giovamento dalla sensibilità e dallo stimolo innovativo femminili. In un ambiente ancora troppo maschile e diffidente, le donne trovano grandi difficoltà a farsi strada. Ben vengano allora gli esempi positivi come lei, che dimostrano che la forza di volontà può essere determinante e costituire, a volte, lo spartiacque tra una storia e una storia di successo.
Uniontel è al fianco dell'ITIS Leonardo Da Vinci anche nell'edizione 2019 della Notte di Leonardo. Da tempo è in atto una strettissima collaborazione tra la scuola e l'azienda, che ha portato all'istituzione di un percorso formativo e di alternanza scuola/lavoro fatto di reciproche soddisfazioni e grandi opportunità. I ragazzi dell'ITIS sono stati spesso il valore aggiunto in Uniontel, costruendosi le basi per soddisfacenti carriere e mettendo subito in pratica le nozioni apprese sui banchi: una sinergia con ottimi frutti, che occasioni come questa non fanno che consolidare.
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