Il 3G ha ancora vita breve
Dopo Vodafone che ha completato le operazioni a febbraio 2021, anche Tim annuncia di essere pronta a spegnere la rete 3G. Le domande in questo momento sono molte e le comunicazioni contrastanti potrebbero creare confusione. Vi proponiamo cinque quesiti tra i più gettonati (più uno) e ad ognuno rispondiamo.
1) Cos'è la rete 3G?
Vi abbiamo illustrato tutta la cronistoria e le caratteristiche delle reti cellulari moderne in un nostro articolo di qualche tempo fa. La rete 3G-UMTS (ovvero di terza generazione), accesa nel 2003, ha rappresentato uno spartiacque nel mondo della telefonia cellulare. È infatti grazie a questa tecnologia che abbiamo iniziato a prendere confidenza con internet su dispositivi che non fossero i tradizionali computer. Se fino ad allora i primi esperimenti di telefoni connessi avevano raggiunto risultati incoraggianti ma ancora modesti (con il GPRS e l'EDGE), l'UMTS permise di raggiungere velocità e fluidità paragonabili alle connessioni allora disponibili sul mercato della rete fissa. Tutta una serie di servizi vennero così migrati sulla rete mobile che faceva in questo modo un balzo in avanti in termini di usabilità e di affidabilità. Per la prima volta, con il telefonino si poteva fare di più che semplicemente telefonare e si poteva farlo bene. Ai tempi dell'UMTS nascono la possibilità di leggere le email in mobilità, gli MMS e le videochiamate. Il 3G vide un potenziamento dei tralicci di rete che iniziarono a montare i trasmettitori per usare le nuove frequenze, in uso da ormai quasi 20 anni.
2) Perché il 3G si spegne?
Sono quindi quasi 20 anni, 19 per la precisione, che usiamo l'UMTS sui nostri telefoni. Tutti i terminali prodotti dopo il 2003 sono infatti dotati di questa tecnologia. Anche gli ultimissimi, gli smartphone ultramoderni, sono carrozzati per funzionare con l'ultimo standard disponibile (al momento il 5G), ma restano sempre retrocompatibili. Il progresso però, ovviamente, non si ferma. Dovendo garantire velocità sempre più elevate e dovendo soddisfare richieste sempre più complesse, le generazioni di reti cellulari si sono susseguite fino ad arrivare alla quinta con la sesta già in cantiere. Va da sé, quindi, che anche le reti e i suoi apparati vanno incontro a naturale obsolescenza. È proprio questo il caso: la rete 3G si spegne perché ormai soppiantata dalle tecnologie successive.
C'è un ulteriore motivo, ugualmente importante, che è l'impiego delle frequenze di trasmissione. La necessità di riorganizzare e riefficientare le risorse ha fatto sì che si decidesse di destinare le frequenze che al momento sono in uso alle reti 3G al nuovo digitale terrestre. Avete presente quella campagna d'informazione per cui a partire da metà 2021 ci hanno fatto correre a verificare le antenne ed eventualmente comprare dei nuovi televisori, anche con degli incentivi governativi? È un'operazione parallela a questa, ovvero fare in modo che siano tutti pronti al cambio che coinvolge più piattaforme (tutte ugualmente importanti e presenti nelle nostre vite).Non tutte le frequenze verranno usate per la TV. La parte che resterà libera alla fine dell'operazione di switch off al nuovo digitale terrestre verrà destinata al potenziamento delle reti 4-5G.
3) Perché proprio il 3G e non il GSM, che è ancora più vecchio?
Esiste uno standard di trasmissione ancora precedente all'UMTS che è il cosiddetto 2G o più familiarmente detto GSM. La rete che ha fatto in modo che i telefonini entrassero in maniera così massiva e penetrante nelle nostre vite. In uso dai primi anni '90, ha attraversato numerosi cambiamenti senza mai però sparire. Quando si iniziò a pensare a una sua possibile dismissione, il progetto fu rinviato a data da destinarsi (e mai più ripreso). Le varie commissioni governative si resero conto dell'universalità e della diffusione del GSM. C'è tutta una fascia di popolazione mondiale che senza GSM sarebbe completamente tagliata fuori dalle comunicazioni, vuoi perché si tratta di paesi geograficamente complessi o perché economicamente non avvantaggiati. Oltre a questo, il GSM è compatibile con praticamente ogni dispositivo al momento in circolazione, ivi compresi tutti i device che gestiscono le comunicazioni di emergenza in caso di eventi di forza maggiore o calamità naturali. Non si può spegnere da un giorno all'altro, motivo per cui lo usiamo da 30 anni e lo useremo ancora negli anni a venire.
4) Cosa succede nel pratico?
C'è da dire che lo spegnimento della rete 3G non dovrebbe (almeno nelle intenzioni dei gestori) essere eccessivamente traumatico e catastrofico. Parliamo pur sempre di una tecnologia che è stata in larga parte soppiantata dal 4G, che è diventato lo standard dal 2009. Considerata la frequenza con cui gli italiani cambiano i propri device tecnologici, è molto probabile che saranno veramente pochi quelli che vedranno il proprio telefono ammutolirsi. Spieghiamo come avverrà lo switch off in maniera pratica. Al momento dello spegnimento delle frequenze (la data è diversa da gestore a gestore e deve essere obbligatoriamente comunicata con preavviso ai clienti) tutti i telefoni più recenti continueranno a funzionare come sempre recependo il segnale 4G-LTE o 5G ove disponibile. Quando ci si troverà a muoversi per il territorio uscendo dall'area di copertura della rete "veloce", ci si troverà ad essere coperti dalla sola rete 2G, ovvero il GSM. Le applicazioni internet potrebbero quindi non funzionare o risultare fortemente rallentate, proprio perché verrà a mancare la copertura "intermedia" tra quella che si usa normalmente e quella di emergenza.
Ci sono due casi in cui ci si troverà ad essere in seria difficoltà: in caso di sim vecchia o in caso di smartphone vecchio o di fascia bassa. Per sim vecchia intendiamo tutte quelle sim con capacità di memoria di 128K o inferiore. Se si considera che le sim attualmente in vendita hanno una memoria che arriva fino a 750K, è lecito supporre che quelle meno capienti ancora in giro siano poche, ma ci sono. Queste sim allo spegnimento del segnale UMTS smetteranno di funzionare. Se invece si possiede un terminale vecchio, dove la banda 3G è il massimo che si possa utilizzare, questo praticamente diventerà quasi inservibile lato utilizzo internet. Non sarà possibile navigare mentre si sta telefonando e la navigazione in generale avrà una qualità molto minore. Alcune applicazioni molto energivore potrebbero smettere di funzionare, mentre sarà ancora possibile fare e ricevere chiamate e SMS. Per questi due motivi gli operatori (ricordiamo che gli unici a possedere le frequenze 3G sono Tim, Vodafone e Wind Tre) sono obbligati a dare comunicazione chiara ai propri clienti circa le modalità e soprattutto i tempi di dismissione, per dare modo di potersi organizzare.
5) Ho ricevuto un sms dal mio gestore che mi dice che il 3G non funzionerà più. Cosa faccio?
Innanzitutto, niente panico. Collateralmente alla dismissione del 3G è previsto un potenziamento del 4G e un booster alla copertura 5G che è in forte ritardo rispetto alla sua roadmap di attivazione originaria. L'obiettivo è chiaramente che questo avvenga con i minori disagi possibili. Se si riceve il messaggio che notifica l'evento, bisogna innanzitutto controllare la SIM e verificare che non sia vecchia. Se lo è (ovvero riporta la dicitura 128K o un numero inferiore stampato sopra) va sostituita in negozio, mantenendo lo stesso numero. Successivamente, va controllato il telefono per capire qual è la rete più veloce su cui può viaggiare. Questa è un'informazione che può essere facilmente reperita nel menu del telefono, nelle impostazioni alla voce "rete" o "reti cellulari". Se nell'elenco non è presente la voce 4G o LTE ma solo al massimo 3G o UMTS, quel terminale andrà cambiato. Se le verifiche sono entrambe negative (la sim ha capienza di memoria superiore a 128K e il telefono riceve anche il 4G o LTE) non ci saranno problemi, diversamente bisogna correre ad adeguarsi. Considerata la copertura di TIM e il fatto che la sua rete serve anche numerosi MVNO (scopri cosa significa questa sigla qui), è probabile che questa operazione andrà a coinvolgere un numero di clienti significativo.
5+1) Sono cliente Vianova. Devo fare qualcosa?
Innanzitutto, complimenti. Hai scelto il migliore gestore per le sim della tua azienda!Vianova fa uso della rete di TIM per fornire i propri servizi, questo vuol dire che alcuni nostri clienti potrebbero avere dei disagi in seguito allo spegnimento del 3G da parte di TIM. Le sim Vianova sono di ultimissima generazione, per cui non necessitano assolutamente di essere sostituite. Se il problema è telefono datato, c'è la possibilità di prendere uno smartphone in abbinamento ad ogni sim Agile attivata. La lista dei modelli, i prezzi e le modalità di richiesta sono sul sito Vianova alla pagina dell'Offerta Smartphone. Per i clienti che invece vivono in zone dove il 3G era la migliore linea disponibile, Vianova (e solo Vianova!) ha una soluzione che va a risolvere il disagio, che è il servizio Wi Fi Call. Ne abbiamo parlato nel dettaglio qui.Se state pensando se conviene aprire le porte della vostra azienda a Vianova, questo è il momento di passare all'azione! Lo spegnimento del 3G farà molta meno paura. Contattateci per un'analisi gratuita e un prospetto dei costi chiaro e trasparente!