Il floppy disk ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo e nella diffusione della tecnologia informatica. La sua storia abbraccia decenni di innovazione tecnologica e cambiamenti nel mondo dell'informatica, offrendo una prospettiva unica sull'evoluzione delle memorie di archiviazione. Se ve ne parliamo ancora oggi nel 2024 è perchè abbiamo scoperto che esiste un Paese al mondo che ancora lavora usando i floppy disk e sta disperatamente cercando di liberarsene prima che le ultime, esigue scorte, finiscano del tutto. Vi raccontiamo tutto, ma prima rispondiamo a una domanda fondamentale: cos'era un floppy disk?
La nascita del floppy disk
Il primo floppy disk è stato sviluppato alla fine degli anni '60 da IBM. Questo dispositivo di archiviazione, noto come 8-inch floppy disk, presentava un rivestimento di materiale magnetico incapsulato in un involucro di plastica flessibile. Nonostante la sua capacità limitata (in genere solo pochi kilobyte), il floppy disk rappresentava un enorme passo avanti rispetto ai nastri magnetici e ad altre forme di archiviazione dell'epoca.
Negli anni successivi, l'8-inch floppy disk è stato gradualmente sostituito dal più compatto e conveniente 5.25-inch floppy disk. Questo nuovo formato, introdotto nel
Negli anni '80 e '90, il 5.25-inch floppy disk ha ceduto il passo al più avanzato e compatto 3.5-inch floppy disk. Caratterizzato da una maggiore resistenza e capacità di archiviazione, il 3.5-inch floppy disk è diventato lo standard predominante per l'archiviazione dati su personal computer e workstation.
L'era dei CD e DVD e Il declino del floppy disk
Tuttavia, con l'avanzare della tecnologia, l'era del floppy disk è gradualmente giunta al termine. L'avvento dei CD-ROM e dei DVD-ROM ha portato a una maggiore capacità di archiviazione e a prestazioni superiori rispetto ai floppy disk, spingendo verso il loro progressivo abbandono.
Verso la fine degli anni '90 e l'inizio del nuovo millennio, i floppy disk hanno cominciato a perdere terreno, soppiantati da soluzioni di archiviazione più moderne e avanzate, come le unità flash USB e i dischi rigidi esterni. La loro capacità di archiviazione limitata e la lentezza nel trasferimento dei dati li resero obsoleti per molte applicazioni.
Il floppy disk nel contesto attuale
Oggi, il floppy disk è diventato principalmente un simbolo nostalgico dell'era dell'informatica primordiale. Sebbene sia ancora possibile trovare alcuni floppy disk in uso in contesti specifici, come sistemi di controllo industriale o macchinari legacy, la loro importanza nel panorama informatico contemporaneo è marginale. Tuttavia, per omaggiare il floppy disk e la sua importanza che ha rivestito nella storia dell'informatica, si è deciso di renderlo l'icona del salvataggio, ovvero il pittogramma che simboleggia l'azione di salvare in quasi tutti i programmi che prevedano questa opzione. Nonostante per le giovanissime generazioni sia un'immagine che non evoca assolutamente nulla, il floppy continua in questo modo a vivere e a espletare in un certo senso la sua funzione.
Ma in Giappone no!
Come riporta questo articolo di Wired, in Giappone la situazione sembra essere un po' diversa. Solo ora la macchina burocratica che comanda il Paese del Sol Levante si sta rendendo conto che le scorte di floppy disk nel mondo sono prossime ad esaurirsi e questo rappresenta un problema dal momento che i nipponici fanno ancora un uso massiccio di questo tipo di supporti.
Obiettivo del governo giapponese è accelerare quanto più possibile un processo di digitalizzazione che elimini la necessità di usare ancora i floppy e diminisca l'uso della carta. Negli uffici pubblici e soprattutto in ospedali e cliniche, i dati vengono ancora archiviati su questo supporto e stampati, creando problemi di spazio e rischi per la privacy.
Sorprendentemente, un rapporto dell'Ocse risalente a prima della pandemia collocava il Giappone agli ultimi posti al mondo per quanto riguarda la gestione e l'utilizzo dei dati digitali in ambito sanitario. Se finora questo svecchiamento è andato avanti a piccoli passi, è necessario un deciso cambio di passo in quanto le scorte mondiali di floppy disk sono praticamente finite: Sony ha cessato la produzione nel 2011 e come lui anche altri marchi non hanno più questa referenza a catalogo.
Riusciranno i super moderni giapponesi a liberarsi di questo ingombrante fantasma del recente passato?