Agricoltura e tecnologia, a che punto siamo?

Siamo abituati a considerare l'agricoltura un mestiere così antico e uguale a sé stesso che può fare tranquillamente a meno della tecnologia. Questo può essere in parte vero, ma ormai nel 2021 anche le necessità di questo settore così fondamentale si trovano a dover coinvolgere un mondo (quello dell'IT) che solo apparentemente non potrebbe essere più lontano. Innanzitutto, è necessario fare un distinguo. Per "agricoltura" non intendiamo il contadino che cura il suo orto e una piccola fattoria degli animali, ma una situazione più strutturata che coinvolge uno o più imprenditori e vere e proprie aziende. Per parlarvi di questo argomento prendiamo in prestito un report di Confagricoltura Parma, rilanciato anche dalla Gazzetta di Parma.

L'azienda agricola moderna e le sue necessità

Dobbiamo dimenticare l'immagine che abbiamo dell'azienda agricola come di quel luogo bucolico e fatato che basta a sé stesso e può sopravvivere senza intrusioni esterne. Questo è un concetto che appartiene ormai al passato e che risulta totalmente anacronistico se riportato alle necessità di questo tipo di realtà. Un'azienda agricola dei nostri giorni ha fatturati importanti, impiega un gran numero di persone e ovviamente rende un servizio essenziale alla comunità trattandosi di agroalimentare. Da diverso tempo la tecnologia si è inserita a pieno titolo nelle necessità di un mestiere che un tempo era regolato da tutt'altri ritmi e tutt'altri fattori. Al di là di quella che può essere una filiera più o meno meccanizzata (pensiamo alle macchine che aiutano la mungitura del bestiame o la cura dei campi), stiamo parlando della tecnologia che permette anche di svolgere una serie di lavori "da ufficio" o per meglio dire burocratici che sono in costante mutamento ma che tuttavia non possono non essere fatti. A spiegarlo è Confagricoltura Parma con un'indagine che coinvolge una provincia dove l'agricoltura è di assoluta importanza e preminenza nel tessuto sociale ed economico. Le aziende agricole di oggi hanno bisogno di una connessione internet che possa garantire lo svolgimento del lavoro e il disbrigo delle pratiche necessarie. Ad esempio, la ricezione di ricette veterinarie elettroniche o la trasmissione di tutta la documentazione sulla filiera e la tracciabilità per animali e produzione. Senza queste certificazioni semplicemente non è possibile lavorare. Se l'azienda si trova in una zona non coperta da internet come si fa?

L'importanza di una connessione performante per l'agricoltura

Sempre stando al report di Confagricoltura Parma, la maggior parte delle aziende agricole dei 44 comuni della provincia non dispone di una copertura mobile 5G sufficiente a soddisfare le necessità. Si potrebbe supplire con la rete 4G che risulta abbastanza presente, ma ci sono ancora tante (troppe!) zone "costrette" al 3G e le aziende presenti in queste aree non coperte vanno incontro a notevoli difficoltà. Il 3G infatti non va bene per la trasmissione di una grande mole di documenti digitali , la connessione permanente a gestionali in cloud o portali complessi come l'Agenzia delle Entrate. Secondo il presidente di Confagricoltura Mario Marini e il direttore Eugenio Zedda, la mappatura delle coperture nelle aree della provincia di Parma serve a tracciare un quadro quanto più preciso possibile di quelle che sono le necessità in tema di ampliamento e potenziamento dell'infrastruttura. Il PNRR nazionale sulla carta viene incontro a queste esigenze (una sezione specifica è dedicata all'innovazione 4.0 che passa anche da una rete che sia in grado di supportare questa spinta), è necessario però che l'attenzione non cali e che venga mantenuto il focus sui problemi che chi abita in un'area "disagiata" ben conosce. La gestione della burocrazia (oltre al lavoro ordinario di tutti i giorni) deve essere il più possibile accessibile e semplificata, per evitare perdite di tempo. Al momento, in molti comuni di montagna, questo non è possibile in quanto si trovano a scontrarsi con una situazione di mancanza di rete che rallenta o addirittura rende impossibile essere precisi negli adempimenti.

L'aiuto di Uniontel

Tra i suoi clienti, Uniontel annovera anche delle aziende agricole che si trovano nelle zone individuate da Confagricoltura come "difficili". Studiando insieme delle soluzioni personalizzate, si è potuto colmare il digital divide che rendeva disagevoli le azioni quotidiane. Principalmente grazie a Vianova è possibile individuare delle soluzioni per portare la linea internet anche dove sembra che sia impossibile, non solo con il cavo fisico ma anche con connettività TWA che non fanno assolutamente rimpiangere il rame o la fibra. Lato mobile invece, una sim Vianova combinata a degli amplificatori di segnale delle migliori marche può riservare performance sorprendenti. Quanto costa? Meno di quello che si possa pensare! Il prezzo è solo uno dei fattori da tenere in considerazione. Il lavoro ne beneficia a tal punto che l'investimento è destinato a ripagarsi completamente in breve tempo. Sei il titolare di un'azienda agricola in una zona isolata, la linea internet ti fa disperare e hai bisogno urgente di risolvere? Contattaci!