Dal lockdown ad oggi
Se ne è fatto un gran parlare soprattutto durante il lockdown: la corsa ad attivare le VPN era lo specchio di una realtà, quella delle PMI italiane, poco preparata all'eventualità di consentire ai propri dipendenti di lavorare da remoto.
Le circostanze, però, hanno imposto una forte accelerata all'innovazione e un brusco abbandono delle remore "morali": la produzione non si poteva fermare, ma non ci si poteva nemmeno recare normalmente in ufficio. Via quindi all'attivazione di tutta quella piccola galassia di prodotti e servizi atti a garantire una connessione remota (e sicura) tra il dipendente e la sede di lavoro.
In questo contesto si inserisce la VPN, acronimo di virtual private network (rete virtuale privata). Proviamo a spiegarvi cos'è e perché dovreste averla e se già l'avete attivata, vi spieghiamo come accessoriarla per renderla sicura e a prova di attacco.
VPN aziendali e private
L'esigenza di avere una VPN è soprattutto di natura business: mettere su una rete virtuale privata serve a interconnettere tra loro due o più sedi di una stessa azienda o a permettere ai dipendenti di lavorare da casa come se fossero in ufficio. In caso di azienda multisede sarà possibile far operare i dipendenti tra loro abbattendo le distanze fisiche, quindi predisponendo una piattaforma comune per, ad esempio, condividere documenti su cui lavorare (tipicamente un server) o avere un centralino virtuale con i diversi interni per raggiungersi telefonicamente. Per lo smartworking, la VPN è indispensabile per permettere al dipendente di connettersi da casa al pc che è rimasto in azienda e lavorare su di esso esattamente come se fosse seduto alla propria scrivania, ritrovando i le cartelle, i documenti, la configurazione della posta e tutto il resto.
Nell'ambito privato, la VPN è usata soprattutto per bypassare i limiti geografici che gli ip pubblici delle connessioni casalinghe spesso incontrano. Esempio pratico: i cataloghi dei colossi dello streaming come Netflix o Disney+ non sono uguali in tutti i paesi. Potremmo desiderare di vedere una serie tv che sappiamo essere disponibile per l'America ma non per l'Italia. Oppure, ci troviamo all'estero e vogliamo usare i servizi di Sky Go o Rai Replay, la cui fruizione è però limitata solo al territorio italiano. A questo punto possiamo usare una VPN (ci sono diversi servizi, alcuni gratuiti, altri con periodo di trial e poi a pagamento come OpenVPN) che altera i nostri dati di connessione così che ci faccia risultare come utenti connessi da praticamente ogni paese del mondo: in questo modo si ha accesso a tutti quei contenuti che risultino geograficamente limitati. I privati, che non hanno grosse esigenze di connettività, possono sfruttare i servizi di VPN online, diverso è però il caso delle aziende che hanno bisogno di soluzioni più strutturate e dedicate.
La VPN di Vianova
Un'azienda che necessiti di dotarsi di una VPN per esigenze di connettività interna o per lo smartworking può generalmente fare riferimento al proprio operatore telefonico. I contratti aziendali possono comprendere, come opzione, un servizio di VPN più o meno strutturato con i suoi costi che vanno ad aggiungersi al canone mensile già sostenuto. Vi facciamo un esempio con Vianova, che mette a disposizione due tipi di VPN disponibili per tutti i tipi di connettività, dalla 1.1 in su.
- VPN full managed è una soluzione "chiavi in mano" gestita interamente da Vianova e dal suo reparto tecnico. Si attiva tra le sedi dell'azienda (devono essere tutte contrattualizzate con Vianova) sfruttando le apparecchiature del kit Vianova ed è particolarmente consigliata in caso di centralino condiviso perché viene data particolare rilevanza, tra le altre cose, alla qualità del servizio voce. Qualsiasi tipo di esigenza o di cambio configurazione si gestisce tramite il 145.
- VPN unmanaged è invece una soluzione più "light" e flessibile che, a fronte di un piccolo prezzo, prevede che lato Vianova vengano abilitati solo i protocolli ipsec (disabilitati di default) e poi il cliente possa gestire la sua connessione totalmente in autonomia con i suoi tecnici e il suo firewall.
L'importanza del firewall nella VPN
Un aspetto molto importante da non dimenticare mai quando si parla di VPN è la sicurezza. Di fatto, attivando una connettività da remoto, stiamo creando una "porta" che permette degli accessi esterni alla nostra rete aziendale (per quanto questi siano autorizzati e controllati), per cui è necessario che tutti i protocolli di sicurezza siano rispettati per evitare virus, data loss ed altro di spiacevole. Per gestire la VPN in maniera sicura una grande mano ci viene data dal firewall, di cui vi avevamo già spiegato il funzionamento in questo articolo. Un buon firewall permette l'accesso sicuro alla rete aziendale mettendo i dati al riparo da qualsiasi problema.
E voi? Avete già attivato la vostra VPN? Vorreste farlo ma non sapete da che parte iniziare? Contattateci, sapremo trovare la soluzione giusta per voi.